Nuovo Falcone
500 cc
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PARTICOLARI DA ESAMINARE CON CURA PRIMA DI ACQUISTARE
PREMESSA: Non è
detto che una moto danneggiata o incompleta non sia una buona
occasione; purché il prezzo tenga
conto dei costi di riparazione e ripristino delle parti
danneggiate o mancanti.
1) LE
RUOTE
2) LA
MARMITTA
3) LA
RUGGINE
4) LE CROMATURE
5) I DOCUMENTI E IL NUMERO DI TELAIO
6) LA COMPLETEZZA E GLI “ACCESSORI ORIGINALI”
9) LA
VERNICE E I COLORI ORIGINALI
10) LA CARROZZERIA E LE AMMACCATURE
*** (CLICCA SUGLI ARGOMENTI PER
APPROFONDIRE)
1) LE RUOTE – La
condizione delle ruote è molto importante per la
sicurezza
e per il costo.
La
sicurezza si commenta da sola, visto che il Nuovo Falcone oltrepassa
facilmente
i 100 Km/h. Il costo di una ruota da rifare totalmente, inclusi
gomma e
freni è attorno ai 250 Euro (se fatto da un professionista).
Pertanto,
se le ruote sono in cattivo stato, il valore della moto si sposta di
circa
500 Euro (un milione delle vecchie lire) e se ne deve tener conto.
Attenzione: molto spesso il venditore camuffa la ruggine coprendola con
prodotti/vernici
simili alla cromatura, il cui aspetto è comunque
evidentemente
ben lontano dalla lucentezza originale del cromo.
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2) LA
MARMITTA – E’ un pezzo costoso del Nuovo Falcone, sia civile
che militare: circa 320 Euro.
Inoltre deve essere omologata, ossia portare
impresso il DGM riportato anche
sul libretto; l’originale porta anche il
marchio del fabbricante “Lafranconi”, che ancora oggi la produce.
La mancanza di questi dati
identificativi, soprattutto il DGM, può causare
problemi alla revisione biennale
obbligatoria o ad eventuali altri controlli.
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3) LA
RUGGINE – Non è solo un fatto estetico: si tenga conto che la
ruggine intacca gradualmente e
sbriciola il metallo sino a ridurlo in polvere.
Quindi, al di là dell’estetica si
deve considerare un aspetto di sicurezza,
qualora ad essere intaccato fosse
il telaio o altre parti vitali.
Il venditore, non di rado,
pulisce parti intaccate con carta vetrata, un po’
di stucco e ricopre con qualche
strato di vernice.
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4) LE
CROMATURE – Ricromare le parti cromate non è un
grosso costo
(200/300 Euro), visto che non
sono moltissime; ma per farlo bisogna smontare
la moto e questo costa.
Per valutare lo stato di una
cromatura, è necessario analizzare il grado di
ossidazione e lo spessore dello
strato di ruggine; grattando con un unghia
si può capire abbastanza bene se
lo strato di cromo c’è ancora: l’unghia toglie,
senza raschiare( MAI usare lame,
attrezzi metallici, carta vetrata o abrasiva),
un’incrostazione superficiale
lasciando intravedere, sempre che ci sia ancora,
la lucentezza della cromatura
sottostante:
- uno strato superficiale di
ossidazione e ruggine si rimuove totalmente con
prodotti appositi;
- uno strato più profondo che non
abbia comunque intaccato o rimosso lo
strato di cromo, è ancora recuperabile, in modo abbastanza
permanente
- quando la ruggine ha totalmente
rimosso la ricopertura di cromo, anche
in qualche punto, la cromatura va
rifatta
Attenzione: molto
spesso il venditore camuffa la ruggine coprendola con
prodotti/vernici simili alla
cromatura, il cui aspetto è comunque evidentemente
ben lontano dalla lucentezza
originale del cromo.
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5) I
DOCUMENTI E IL NUMERO DI TELAIO
Ci sono varie possibilità:
- La moto
è tuttora immatricolata e targata – Il caso più fortunato,
perché
basterà recarsi all’ACI e fare il
passaggio di proprietà; si tratta evidentemente
di un modello civile o di un militare
immatricolato civile (es. ex Vigili Urbani
o altri Enti Comunali)
- La moto
è radiata, ma esistono targa e libretto (almeno la targa) - Alla
Motorizzazione Civile si può
iscrivere nuovamente, con una pratica non lunga,
non complessa e non
eccessivamente costosa
- La moto
non ha nulla – Alla Motorizzazione Civile si può
immatricolare con
una pratica abbastanza lunga e
complessa (in quanto equiparabile ad un veicolo
di nuova produzione; facilmente
verranno richiesti accessori non originali ma
ora obbligatori, es. le frecce)
- La moto
proviene dall’Esercito (ex targa militare ovviamente non
presente) ed
esiste (sicuramente in tutti i
casi di acquisto ex-asta dallo Stato) un “dispaccio
militare” ossia una specie di
atto di vendita – Alla Motorizzazione Civile si può
re-immatricolare, con una pratica
abbastanza lunga e abbastanza costosa (anche
in questo caso potranno essere
richiesti accessori non originali ma ora obbligatori,
es. le frecce)
In tutti questi casi, prima
dell’acquisto, è importante controllare che il numero
di identificazione della moto
esista, sia corretto ed ovviamente, che corrisponda a
quello citato su eventuali
documenti esistenti.
Il Nuovo falcone è identificato
dal numero di telaio (non di motore) , localizzato
e composto come segue:
Modello Militare e Modello
Sahara:
- posizione - sul canotto di
sterzo, parte destra (dietro il faro)
- composizione – la sigla NF seguita
da due cifre e da due lettere (es. NF 35
CH)
Modello Civile:
- posizione - sulla piastra
laterale del telaio, lato sinistro, dietro il volano
- composizione – la sigla CF
seguita da un numero di 5 cifre (es. CF
19999)
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6) LA COMPLETEZZA
E GLI ACCESSORI “ORIGINALI”
piccolissime variazioni.
Il rapporti di trasmissione sono
differenti per il Mod. Civile (vedi pagine
tecniche)
Di serie: paragambe con schermi
paravento, bauletti laterali (2), cruscotto
con spie (4) e contachilometri,
sella del solo conducente, avviamento a pedale,
marmitta cromata a due corpi
sovrapposti, contenitore grosso, ovale, per filtro
carburatore tipo auto, serbatoio
benzina tondeggiante, a forma di “panettone”,
con tappo cromato a levetta.
Accessori: portapacchi (sul parafango posteriore) e
sella passeggero, parabrezza
rigido in vetroresina con schermo
paravento, borse in metallo, portapacchi
posteriore cromato, avviamento
elettrico.
Di serie: paragambe senza
schermi paravento, bauletti laterali (2), cruscotto
con spie (4), contachilometri e contagiri, sella lunga a
due posti con maniglia
posteriore, avviamento elettrico
(dinamomotore), due marmitte a sigaro
sovrapposte, contenitore piccolo,
rotondo per filtro carburatore (a paglietta);
serbatoio benzina allungato con tappo
cromato a pulsante e chiave.
Accessori: parabrezza legero
in plexiglass, borse in vetroresina, portapacchi
posteriore cromato
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7) IL
MOTORE E L’ASSETTO
Sul motore, ovviamente ci sarebbe
molto da dire. Resta comunque la parte più
difficile da valutare,
normalmente chi acquista non conosce bene
il Nuovo
Falcone: è una moto molto
particolare e non paragonabile alle altre; i problemi
e la difficoltà del cambio, che
sono normali, possono essere scambiati per
funzionamento difettoso. Al di là
quindi di evidenti difetti (ad esempio se fuma),
sarebbe opportuno, ove possibile,
far provare la moto a persona esperta (non
genericamente, ma proprio su
questa moto).
Come punti guida possiamo dire
che:
- il cambio è molto preciso e le
marce (specie la seconda) non entrano facilmente
se non dopo una certa esperienza
di guida
- le punterie sono rumorose
- è abbastanza normale il ritorno
di fiamma (specie se l’anticipo non è regolato
perfettamente)
- nel traffico, la candela tende
a sporcarsi.
Stesso discorso per la sensazione
di guida: la sospensione anteriore affonda
molto e pure le posteriori; non è
un difetto ma una caratteristica che, col tempo,
diventa piacevole .
Attenzione all’insidia
dei
“pochi chilometri”:
molto spesso il venditore presenta
questa situazione come
vantaggiosa; in realtà non lo è affatto, perché vuol dire
che la moto è stata lungamente
ferma (trent’anni e più!) e facilmente, un po’
di umidità nel motore ha
procurato ruggine e ossidazione nei cuscinetti e in
altre parti interne.
Alla rimessa in marcia (specie se
non si operano i dovuti accorgimenti), dopo
non molti chilometri, possono
prodursi guai seri, tali da e rendere
inevitabile
la revisione totale del motore
(costosa in quanto richiede, pezzi di ricambio a
parte, 30/40 ore di mano d’opera
– 400/600 euro).
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8) L’IMPIANTO
ELETTRICO
metro di filo e non è necessario
smontare la moto più di tanto (serbatoio
e sella)
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9) LA
VERNICE E I COLORI ORIGINALI
Si può acquistare una moto “fuori
tinta”; è una questione di gusti e può
piacere più dei colori
“ufficiali”: l’importante è esserne consapevoli
Ecco i colori dei modelli
prodotti:
Modello Militare:
Verde lucido (Polizia), Verde
opaco(esercito), Blu scuro(Carabinieri); tutti
della stessa tinta, inclusi
telaio e foderi sospensioni.
Rosso brillante(Vigili del fuoco);
telaio e tutti gli altri pezzi.
Il parabrezza rigido in
vetroresina, ove presente, è nella stessa tinta e in
alcuni casi con la parte
superiore bianca; nessun filetto.
Le borse metalliche, ove
presenti, sono nella stessa tinta; nessun filetto.
Per il pubblico privato, Vigili o
altri Enti pubblici, vennero prodotti
esemplari in rosso ciliegia, blu
carta da zucchero, bianco, nero.
Talvolta con sfasature del
serbatoio cromate e filetti sul serbatoio e
sui parafanghi. Telai e foderi nelle
stesse tinte, ad esclusione del bianco
che presenta telaio e foderi
neri.
Il Militare Mod.
Sahara è beige con filetti marroni solo sui parafanghi;
scritte e aquile marroni.
Marmitta nero opaco; coperchio scatola anticipo
e parte superiore del coprivolano in nero opaco corrugato.
Scritte: aquila
bianca con becco verso la parte anteriore sopra scritta
“MOTO GUZZI” bianca per ogni lato del serbatoio;
scritta “FALCONE”
bianca su ciascuno dei due bauletti laterali (non
presente su alcuni modelli
per l’esercito). Nessuna scritta
o simbolo sui parafanghi e sul parabrezza,
se presente.
Nel modello Sahara le scritte e
le aquile sono marroni; le aquile sono
stilizzate; sui bauletti, anziché
“falcone”, compare la scritta “sahara”
in caratteri stile arabo.
Modello Civile (prime versioni):
Nel modello bianco, le aquile e
le scritte sono nere.
Serbatoio bianco, parafanghi
bianchi con filetti rossi, bauletti bianchi,
foderi sospensioni e telaio rossi
Scritte: per
ogni lato del serbatoio, aquila dorata con becco verso la parte
anteriore sopra scritta “MOTO
GUZZI” bianca su sfondo nero tra due
filetti rossi; scritta “FALCONE”
nera con filetto rosso superiore, su
ciascuno dei due bauletti
laterali.
Modello Civile (ultime
versioni):
Serbatoio e bauletti bordeaux,
parafanghi cromati, foderi sospensioni e
telaio neri. Forse alcuni
esemplari in altri colori (blu)
Scritte: per ogni
lato del serbatoio, aquila dorata con becco verso la parte
anteriore sopra scritta “MOTO
GUZZI” bianca; due filetti bianchi su
tutta la lunghezza della parte
inferiore del serbatoio; scritta “FALCONE”
bianca con filetto bianco
superiore, su ciascuno dei due bauletti laterali.
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10) LA CARROZZERIA
E LE AMMACCATURE
Attenzione alle ammaccature sulla
carrozzeria e specie sul serbatoio:
la riparazione è costosa.
Se la vernice presenta punti di
ruggine e la moto va riverniciata, si
tenga presente che il costo è
notevole (variabile a seconda dei carrozzieri)
ma non meno di 400 Euro per avere
un buon lavoro (senza filetti).
Se è necessario rifare anche il
telaio, si deve aggiungere un considerevole
costo di mano d’opera per
smontaggio e rimontaggio.
Opportuno anche valutare lo stato
interno del serbatoio: se presenta
ruggine, sarà necessario
trattarlo con prodotti speciali (ca. 100Euro).
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